(1920-1997), potrebbe essere denito – e qualcuno lo ha fatto – un Erasmo del XX secolo, per la profondità e ampiezza della sua cultura. Normalista, laureatosi a 21 anni in Matematica a Pisa, formatosi in ambienti di opposizione al regime, entra nella Compagnia di Gesù nel 1944. Studioso
di losoa della scienza, docente di cosmologia e di Sacra Scrittura, si occupa di storia della scienza all’Osservatorio Astronomico Vaticano. Ma il suo carisma specico emerge nell’interpretazione sapienziale della Bibbia, in cui è maestro. Tra le sue opere: Dialoghi sulla laicità. La profezia del popolo di Dio sul mondo (con M. Castelli, P. Parisi, P. Stancari), Soveria Mannelli, Rubbettino, 2005; Il tema della morte alla ne dell’Antico Testamento, in La laicità dicile, Brescia, Morcelliana, 1991, pp.
63-89; Judith. Il libro di una vita, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2002; Il potere nella Bibbia. L’autorità come servizio, Villa Verucchio, Pazzini, 2011. Presso l’editore Vittorietti: Ricerca scientica e preghiera in Teilhard de Chardin, in G. Pani, Studio e Sapienza, 2008; Chi è l’uomo? L’antropologia di Genesi 1-11, 2012; L’Apocalisse, 2014. Gli scritti sono una preziosa testimonianza della soerta coerenza
del suo vissuto di intellettuale, lontano da ogni aspirazione a posizioni di prestigio. La sua onestà di credente, scienziato e uomo di cultura fanno di lui un profeta del nostro tempo.