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La Sicilia dell’ottocento prigioniera dei briganti maurini

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Giovanni Nicolosi

Il brigantaggio maurino del diciannovesimo secolo è stato un unicum nel panorama nazionale. Analizzando le diverse componenti del fenomeno, l’autore riesce a far emergere tutte le peculiarità di un brigantaggio cresciuto e rafforzatosi in una sorta di zona franca per la malavita di quegli anni. Zona che è da identificare con il paese di San Mauro e le montagne che lo circondano dai Nebrodi fino alle Madonie, luoghi isolati ed inaccessibili alle forze di pubblica sicurezza.

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Il brigantaggio maurino del diciannovesimo secolo è stato un unicum nel panorama nazionale. Analizzando le diverse componenti del fenomeno, l’autore riesce a far emergere tutte le peculiarità di un brigantaggio cresciuto e rafforzatosi in una sorta di zona franca per la malavita di quegli anni. Zona che è da identificare con il paese di San Mauro e le montagne che lo circondano dai Nebrodi fino alle Madonie, luoghi isolati ed inaccessibili alle forze di pubblica sicurezza.

Francesco Renda è uno dei massimi storici siciliani. Si iscrive giovanissimo al PCI; storico di formazione marxista, è uno studioso del movimento operaio e contadino siciliano. Scrive nella sua “Autobiografia politica”, pubblicata da Sellerio nel 2007: «[…] Da storico ho sempre parlato e scritto della storia siciliana del secolo scorso e di quelli precedenti. […] Nello scrivere la mia biografia politica ho cercato il senso della mia vita: nato e cresciuto nel mondo contadino, sono poi divenuto testimone partecipe e dirigente della sua riscossa».

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