“Chi torna non è mai la stessa persona che è partita” è la chiave di lettura del romanzo Cercandosi. Si può avere nostalgia delle persone anche quando quando sono presenti
Cercandosi, il nuovo romanzo di Giovanni Taibi, è un andirivieni fra i tumulti del cuore e i tanti tuffi, a volte tonfi, nel passato dell’anima. Le esistenze dei personaggi si intrecciano al tempo e agli eventi senza soluzione di continuità, il protagonista Salvo imbocca i tanti bivi della sua vita con rassegnata consapevolezza, eppure ciò che in un primo tempo lo allontana dalla meta del suo cuore, in un secondo tempo lo riporta sulla strada del caldo abbraccio tanto desiderato con Anna. Anna, una donna che troppo spesso lo ha messo al secondo posto, senza capire che stava solo ritardando il grande appuntamento col destino. Pagine che si susseguono venate di romantica nostalgia, un sentimento legato al tempo perché la nostalgia riguarda qualcosa del passato, eventi che sono già avvenuti. Si può avere nostalgia dei tempi dell’infanzia, dell’adolescenza, oppure si può avere nostalgia di una persona con cui non si può più stare insieme nel presente. Anna e Salvo si conoscono da adolescenti, un sentimento invisibile li lega ma ascoltarlo è difficile quando la giovane età incalza, così per anni rimangono solo uno splendido ricordo l’uno nella mente dell’altra. Fin quando il richiamo della terra d’origine non li riporterà al punto di partenza e gli ardori giovanili, mitigati dagli anni trascorsi, saranno la base su cui fondare finalmente la loro storia d’amore. Matura e duratura. ma il tempo è sale sulle ferite e scava fossati difficilmente valicabili.
