Se piove vi rummuliate perché dovete prendere la macchina per portare i bambini a scuola invece di uscire col motore. Insomma il tempo meteorologico ci accompagna per tutto il giorno, vive con noi, vive dentro di noi se è vero, com’è vero, che riesce a condizionare il nostro umore. Detto ciò questo libro ha a che fare col tempo in un modo tutto suo. Contiene infatti, i racconti che spesso hanno fatto da contorno alle previsioni del tempo che da quasi sei anni faccio ogni giorno su Meteobilli, un gruppo di Facebook che ormai conta quasi settemila iscritti.
In queste storie ho infilato di tutto: la mia infanzia, mio nonno, il mio cane Diego. Ho raccontato, spero, la memoria di una città, le sue abitudini, le poche buone e le molte cattive. Ho ricordato, ho riso sperando di far ridere, mi sono indignato sperando di trovare compagni al duolo. Ho creato pure una lingua che somiglia molto a quella esilarante che i palermitani usano quando cercano di parlare in italiano.
Ma non ho mai tradito la “mission” principale del gruppo che è quella di dare informazioni sul tempo. Ogni giorno. Non ne ho mai saltato uno dal 1 febbraio del 2012. Una fatica alla quale sono debitore per la quantità di cose meravigliose che ho imparato cercando di evitare lo sport nazionale della maggior parte dei meteorologi nazionali che imperversano in tv e sul web: quella di spaventare la gente per fare soldi. Meteobilli è gratis. Per questo dice il vero. Il libro invece lo dovete pagare. Beh, pure i meteorologi dilettanti narratori devono campare. E’ giusto?